Cari amici, le ambizioni di questo governo, sono davvero sproporzionate. E’ formato da partiti opposti, ed è evidente, che non è nato per l”emergenza del Paese, ma per quella dei due maggiori partiti che, se non arrivavano a questo, punto erano falliti. Dopo aver fatto tanto puzzo per mesi e mesi, si sono ritrovati allo stesso punto di quando è caduto il governo Monti, per correre a suon di nerbate sul muso al traguardo, l’uno inseguendo l’altro, che infine lo ha raggiunto. Poteva restare benissimo il governo precedente, allora. Con l’aggravante, che anche se il governo Monti non era sorretto dal voto popolare, ma dai partiti di maggioranza coalizzati come oggi, almeno aveva il prestigio e il consenso dell’Europa e del Mondo. Ora, paradossalmente, il governo è formato dagli stessi partiti, e non è vero che ha il consenso popolare, quindi politico che lo rafforza. Tale accordo è uno stallo, un compromesso che li rende più deboli e meno credibili. Eliminare l’IMU, introdotta dal governo Berlusconi, sarà difficile, perchè è necessaria una copertura, una giustificazione finanziaria che la compensi. Un altro motivo di debolezza è che i moderati di Monti, partecipano a questo governo, avendo spiegato che togliendo l’IMU questo anno, quello successivo, il governo che sarà, dovrà di nuovo introdurla con un sacrificio doppio, o triplo per gli italiani. Intanto Letta, con linguaggio di pompa e circostanza, come suo uso, annuncia le riduzioni di stipendio dei suoi collaboratori, vantandosi di aver fatto meglio di Grillo: fatti provati dal Corsera, affermano chiaramente il contrario. “Mantenuto!” strepita Grillo, all’indirizzo del capo del governo; per poco, aggiungo, io. Non più di diciotto giorni, sarà “Mantenuto” questo governo. Vacanze a parte, reggerà poco oltre. Non solo per questo motivo. Anzi.
Enrico Martelloni